Frammenti Letterari
Testi
Figure gestuali ed amalgama di colori prive di forma si alternano ad immagini dalle raffinate colorazioni, levigate e preziosamente istoriate da fantastici e misteriosi simboli sconosciuti.
Fondi a tratti tempestosi, formati come da materiale organico in perpetuo movimento; fluidi vitali che s'inseguono e si fondono gli uni negli altri, senza sosta, accompagnati dal ritmico battito di un'altra biologia.
Spazi dai colori tersi e piatti, impastati in un'asettica compostezza, su cui scivolano le linee pure e diritte di una geometria bizzarra ed impossibile.
Segni grafici in dissolvenza, in primissimo piano, velati sfigurano ed armoniosamente si inseriscono nell'opera, oppure se ne ristanno lì, ospiti indesiderati a deturpare l'insieme.
E' l'arte dello squilibrio, dell'imprevisto e dei sottili malesseri e della totale, annientante confusione.
Non vi è idea, non vi è soggetto, non vi è fine perchè non esiste principio.
In alcune parti del dipinto gli accostamenti cromatici sono a lungo e pericolosamente calcolati nel tentativo di ottenere i risultati emotivi voluti; in altre zone del dipinto vige il regno dell'occasionale, della coincidenza meravigliosa ed irripetibile frammista alla banalità ed il cattivo gusto.
Dalla poesia, imbevuta di calda emotività, alla fredda analisi matematica che crea modelli inutili eppur necessari; dalla superficie incontaminata alla corruzione della fatiscente decomposizione.
E' l'Opera, solo e sempre pittorica, priva di aromi letterari, depurata e spoglia da significati culturali: è la Pittura che non rappresenta che sé stessa.
Torino ,giugno 1978
(le opere grafiche sono studi, tecniche miste, dei dipinti "Segni in tempesta" e "Viaggi metamorfosi ed altre cose" del 1986)